HOME   PUBBLICAZIONI   ATTIVITA' CULTURALI   CANAVESE   PARLIAMO DI



< indietro

Pubblicazione 2006


CUORGNE’ NEL 1700
Un’antica comunità di fronte all’assolutismo sabaudo

Di Giovanna Cresto.

 255 pp., bibl., ill. b.n.,

LA RICERCA SVOLTA

 Obiettivo della prima parte di questo studio è narrare, per sommi capi, la storia del borgo di Cuorgné, le cui origini si perdono in tempi assai lontani.

Non è pretesa di chi scrive trattare l'argomento con completezza e minuziosità; a tal proposito, a chi volesse conoscere le vicende storiche di Cuorgné nei minimi particolari, si consiglia la lettura degli scritti dei numerosi studiosi cuorgnatesi e canavesani appassionati della materia. Tra questi un cenno a parte merita Mario Bertotti, che ha dedicato un 'in­tera vita a conoscere e far conoscere, tra l'altro, la storia di Cuorgné, città natale da lui tanto amata.

Si cercherà piuttosto di evidenziare in questa prima parte alcuni mo­menti salienti del passato cuorgnatese, privilegiando le notizie basate su dati certi, possibilmente su documenti riconosciuti come originali e re­perti storico-archeologici rinvenuti sul territorio. In particolare saranno segnalate le notizie relative all'evoluzione attraverso i secoli dell'ammi­nistrazione posta a capo del comune, oggetto primario di questo lavoro.

Meno spazio sarà concesso alle numerose leggende, fiorite soprattutto intorno alla questione della nascita del borgo, per cui purtroppo non è stato ritrovato, nonostante tante ricerche, un atto di fondazione.

Saranno posti in evidenza alcuni studi recenti, grazie ai quali è pos­sibile ricostruire, con una certa ragionevolezza, anche le vicende per le quali non esistono prove scritte Nella seconda parte di questo lavoro invece si affronterà il tema delle grandi riforme che profondamente hanno segnato il diciottesimo secolo per mano di tre sovrani: Vittorio Amedeo Il, Carlo Emanuele III e Vitto­rio Amedeo III.

Si esamineranno i provvedimenti emanati in tale periodo, in forza dei quali, in poco meno di ottant'anni, lo Stato Sabaudo subì profondi scon-volgimenti con l'inserimento nei quadri dirigenziali di nuovi funzionari, primo fra tutti l'intendente.

Infine, nella terza parte, si verificheranno le modalità di applicazione dei vari provvedimenti da parte degli amministratori che si succedettero alla guida della comunità di Cuorgné.

E' stata sicuramente quest'ultima la parte più difficile dell'intero la­voro, ma allo stesso tempo la più interessante, attraverso la quale ho imparato ad osservare con occhi diversi la realtà che da sempre mi cir­conda.

L'ostacolo maggiore, almeno all'inizio, è stato decifrare i testi da esa­minare; quasi tutti erano scritti con grafia poco leggibile, alcune pagine erano rovinate, bucate o talmente sottili che l'inchiostro le attraversava da parte a parte, rendendo impossibile la lettura del contenuto.

Inoltre vi erano molte abbreviazioni, e solo dopo qualche tempo, e molte comparazioni, è stato possibile attribuire loro il giusto significato.

Anzitutto ho esaminato il periodo precedente al Regio editto del 1733; nei primi decenni del millesettecento le comunità si reggevano in base a norme proprie, diverse le une dalle altre, e pertanto tutte da scoprire e ricostruire, partendo dai dati raccolti durante la lettura degli ordinati.

Per l'esame degli anni 1727/1733 ho utilizzato i documenti dell'Ar­chivio Comunale di Cuorgné classificati in serie I, volume 10, fascicolo 47. Questo fascicolo, composto da 253 fogli numerati, scritti fronte e retro, e da numerose lettere, allegate probabilmente in un secondo mo­mento, contiene gli ordinati redatti tra il 31 dicembre 1726 e il 31 agosto

1735.

Per verificare l'applicazione del Regio editto del 29 aprile 1733, in conseguenza del quale sono state stabilite regole generali per l'ammi­nistrazione di tutte le comunità del Piemonte, ho esaminato gli anni 1750/1755.

La scelta di detto periodo è stata dettata dall'esigenza di avere uno spazio di tempo sufficientemente ampio tra la pubblicazione del prov­vedimento (il 1733) e il momento della verifica (il 1750), così da non dover registrare distorsioni dovute all'iniziale, e poten4almente erronea, comprensione ditale editto. Il materiale esaminato è raccolto in serie I, volume 11, fascicolo 50.

Per quanto riguarda l'applicazione del Regolamento dei Pubblici, del 1775, ho utilizzato due fascicoli (di dimensioni molto minori rispetto ai primi due): il fascicolo numero 55 (serie I, volume 13, fascicolo 55) con­tenente gli ordinati compresi tra il 2 gennaio 1775 e il 30 agosto 1778, e il fascicolo numero 56 (serie I, volume 14, fascicolo 56) contenente gli ordinati tra il 18 settembre 1778 e il 29 gennaio 1782.Il periodo esami­nato è quello compreso tra il 1775 e il 1780.

 

pcrston.gif (1360 byte)

HOME   PUBBLICAZIONI   ATTIVITA' CULTURALI   CANAVESE   PARLIAMO DI